Indignazione per la decisione della Regione di far entrare associazioni private antiabortiste al Sant’Anna

COMUNICATO STAMPA

Apprendiamo a mezzo stampa che presso l’Ospedale Sant’Anna è stato aperto uno spazio per
offrire presunto “supporto concreto e vicinanza alle donne in gravidanza, contribuendo a far
superare le cause che potrebbero indurre alla interruzione della gravidanza”, secondo quanto
dichiarato dall’Assessore Marrone, in prima linea fuori delega su ogni questione che riguarda la
nostra salute. Come rete + di 194 voci, NUDM e Consultoria FAM abbiamo espresso più volte
indignazione per la decisione della Regione di far entrare associazioni private antiabortiste nelle
strutture pubbliche, ben sapendo che ogni manovra contro l’aborto e contro una corretta
applicazione della legge 194 rappresenti un attacco all’autodeterminazione ed alla salute di tutte
le donne e le persone gestanti.
Noi vogliamo molto di più di quanto dichiarato in quella legge! L’inaugurazione di questo spazio
avviene a poche settimane dalla chiusura del Centro Nascita del Sant’Anna, a causa – e questa è
la scusa formale – della mancanza di spazi. Il Centro Nascite rappresenta per noi un’esperienza
sperimentale di demedicalizzazione del parto imprescindibile, da sostenere e ampliare. E’
inconcepibile che vengano usati soldi e infrastrutture pubbliche per finanziare la propaganda
ideologica di queste associazioni e non si trovino invece i fondi per supportare, con strutture e
personale, un percorso per rendere la gravidanza e il parto un’esperienza più vicina alle esigenze
di chi li vive. La Regione non ha idea della situazione legata alle liste d’attesa ed al conseguente
trattamento sbrigativo che riceviamo ogni giorno negli ospedali a causa del
sottodimensionamento del personale, altrimenti starebbe bene attenta a portare avanti boutade
mediatiche di questo tipo.
NO agli antiabortisti dentro il Sant’Anna; SI’ alla riapertura immediata del Centro Nascita.
Pretendiamo che i soldi pubblici vengano usati per risolvere l’emergenza che sta sempre più
sostenendo una diaspora della salute ginecologica verso la sanità privata, per le poche persone
che possono permetterselo. Rivendichiamo il diritto all’autodeterminazione delle scelte che
riguardano tutti gli aspetti della nostra autodeterminazione, comprese le modalità del parto.
Per contatti: mail: info@piudi194voci.it, Facebook, Instagram
Torino, 31 luglio 2023 UFFICIO STAMPA RETE + DI 194 VOCI