Ancora sui manifesti antiabortisti a Torino
Dalla Rete + di 194 voci
Lo scorso 4 giugno La Stampa, cronaca di Torino, ha pubblicato un articolo con il quale l’Assessore Rosatelli ha comunicato alle cittadine e ai cittadini torinesi la decisione di non procedere alla rimozione dei vergognosi manifesti antiabortisti affissi negli spazi pubblicitari anche nella nostra città.
Come ricorderete, non appena ricevuta (sempre dalla Stampa) la notizia dell’affissione a Torino e della rimozione a Roma, ci siamo subito mobilitat.
Come Rete + di194voci abbiamo formalmente richiesto al Sindaco e all’Assessore Rosatelli l’immediata rimozione, abbiamo diffuso un comunicato stampa che è molto girato sui social, abbiamo avviato una petizione che in un paio di giorni ha superato le 2000 firme.
Le nostre avvocate hanno predisposto una nota che il 27 maggio abbiamo inviato al Sindaco e all’assessore Rosatelli. La trovate in allegato.
Ieri abbiamo inviato la lettera che segue:
Stimatissimo sig. Sindaco e stimatissimo sig. Assessore Rosatelli
In merito alla nostra richiesta di rimozione dei manifesti apparsi negli spazi pubblicitari della nostra città aventi per oggetto “Potere alle donne, facciamole nascere”, richiesta avanzata il 27 maggio us, abbiamo appreso da un articolo pubblicato il 4 giugno, sul quotidiano La Stampa Cronaca di Torino, a firma dell’assessore Jacopo Rosatelli, che “l’esito dell’istruttoria degli uffici comunali è stato il via libera”.
Vi chiediamo di farci conoscere il testo del quesito sottoposto allo IAP (comprensivo di data e mittente) e il testo della risposta che ha determinato l’esito comparso sul quotidiano La Stampa.
Inoltre Vi inoltriamo formale richiesta di avviare un processo di revisione del Regolamento Comunale per le affissioni e Vi chiediamo altresì che la Rete +di194voci rientri fra i soggetti consultati e/o coinvolti.
Poichè la Rete +di194voci è in contatto con molte altre Reti italiane, che presidiano il diritto all’autodeterminazione delle donne, Vi informiamo che altre schiere di manifesti lesivi della dignità delle donne stanno per apparire negli spazi pubblici delle città italiane. Si comincia sempre da Roma…
In attesa di una risposta porgiamo cordiali saluti
Rete +di194voci