Vi presentiamo la prima delle sei narratrici della serata DONNE 20/80+ che interpreterà il tema
LA PRIMA VOLTA
Quando? il 9 GIUGNO ore 18,30/20
Dove? a FlashBack (sett.C area Talk) – c.so Giovanni Lanza 75 Torino
L’ingresso a FlashBack dal 20 maggio è consentito con tessera Amici di Flash Back habitat 5 euro che dà diritto all’accesso gratuito per un anno a Parco, Vivarium, Il Circolino (bar/bistrot, area talk)
Viviana Pinto, dopo la laurea in Ingegneria Matematica al Politecnico di Torino ha scelto di occuparsi di Innovazione Didattica, soprattutto di Robotica Educativa e Didattica Ludica. Sogna un mondo migliore a partire da una scuola diversa, e per questo ha fondato Discentis, azienda che organizza corsi per docenti, dalla scuola primaria alle superiori. Con l’obiettivo di migliorare la vita e l’apprendimento degli studenti cambiando il modo di formare gli insegnanti. Incontrarne di bravi non deve essere un colpo di fortuna.
Nel tempo libero gioca a beach volley, viaggia tutte le volte che può e ama assaggiare il cibo di ogni parte del mondo.
Se non qui dove? Libertà e movimento in un mondo globalizzato
Ripensare la globalizzazione a partire da cura, lavoro, e mobilità delle persone
Esistono relativamente pochi dati circa l’impatto della globalizzazione sul genere (o, viceversa, quello del genere sulla globalizzazione). Mancano, in particolare, studi che ci confermino, o meno, se l’effetto dei cambiamenti strutturali creati dalla globalizzazione abbiano avuto conseguenze (e in che misura) sui tassi di occupazione delle donne rispetto all’economia nel suo complesso.
Uno studio dell’OCSE di alcuni anni fa, mostrava come la quota di lavoro maschile che è direttamente (ossia l’occupazione nelle imprese esportatrici che lavorano sull’export) e indirettamente (ossia presso i fornitori che si occupano della distribuzione alle imprese esportatrici) dipendente dal commercio (quindi da ciò che è alla base della globalizzazione) fosse molto più alta di quella delle donne (una media del 37% a fronte del 27% nei paesi OCSE).
Ma aldilà dei dati, ciò su cui ci preme ragionare riguarda due specifiche dinamiche interne al processo di globalizzazione: il mercato globale della cura e le sfide della mobilità per lavoratrici e cittadine.
I modelli di mobilità di genere sono cambiati negli ultimi anni, riflettendo l’evoluzione delle differenze di genere nelle condizioni socioeconomiche e demografiche. Come è noto, le donne vivono più a lungo degli uomini e rappresentano la maggior parte della popolazione che invecchia, e, nei Paesi europei, l’invecchiamento della popolazione ha implicazioni significative per i modelli di mobilità. La maggiore aspettativa di vita alla nascita per le ragazze rispetto ai ragazzi in tutti i Paesi europei implica anche che un numero crescente di donne anziane vivrà da solo, con grandi problemi di mobilità e difficoltà di accesso ai servizi.
La mobilità è legata alla parità di genere sia a livello locale (possibilità di libertà di movimento nelle città che le donne abitano) che a livello internazionale (possibilità di migrazione regolare che comprenda libera circolazione).
La mobilità a livello locale è una importante componente per l’uguaglianza di genere e la sostenibilità sia sociale che economica delle città. Città in cui le donne abbiano a disposizione sistemi di cura e trasporto che rendano possibile la condivisione di vita e lavoro, sono anche città in cui le donne partecipano di più alla vita economica e politica, e sperimentano maggior benessere.
La mobilità internazionale è essenziale per le complesse reti globali della cura che si sono andate creando nell’ultimo mezzo secolo e che di fatto sostengono la crescita economica rendendo possibile la partecipazione al mercato del lavoro (retribuito) per le donne: sia quelle che offrono lavoro di cura e sostengono attraverso rimesse internazionali le comunità di origine, sia quelle, che grazie a questa offerta, possono avere una occupazione.
9 giugno, segnatevi la data del secondo appuntamento di Donne 20/80+ . 6 narrratrici di 6 generazioni ci racconteranno una loro “prima volta”, il tema comune che abbiamo scelto per questo secondo incontro. Sarà interessante scoprire come viene declinato a seconda dell’età e delle esperienze vissute.
narratrici
Decade 20/30
Viviana Pinto – Ceo di Discentis si occupa di innovazione didattica e robotica educativa.
Decade 30/40
Martina Merletti – naturalista e scrittrice. Lavora da Nora@Books
Decade 40/50
Silvia De Francia – docente universitaria, ricercatrice, giornalista
Un’occasione mancata per supportare concretamente la salute delle donne, la maternità e paternità responsabili e la prevenzione dell’aborto. Il Consiglio di Amministrazione dell’Aifa, dopo che in aprile due sue commissioni (La Commissione consultiva tecnico-scientifica e il Comitato prezzi e rimborso) avevano espresso parere favorevole alla completa rimborsabilità da parte del servizio Sanitario Nazionale dei contraccettivi ormonali orali per tutte le donne, non approva il provvedimento perché mancano “precise indicazioni sulle fasce di età a cui concedere gratuitamente la pillola anticoncezionale, sulle modalità di distribuzione e sui costi per il Sistema Sanitario Nazionale nei vari scenari di adozione della rimborsabilità”. Poichè il Consiglio di Amministrazione è solito approvare quanto indicato dalle sue due commissioni, cosa è successo che ha ispirato questo improvviso cambiamento di opinione e di programma? Eppure la spesa ipotizzata sarebbe di 140 milioni di euro, poco rilevante se si pensa che lo scorso anno sono avanzati 700 milioni di euro sulla spesa farmaceutica territoriale da cui si attingerebbe! In un Paese come l’Italia dove il programma di questo Governo è teso al controllo delle scelte riproduttive delle donne e non solo, e ostacola le misure che invece favoriscono le libere scelte, la posizione assunta dall’AIFA sembra iscriversi perfettamente in questo contesto. I contraccettivi ormonali sono farmaci di provata efficacia e sicurezza per la salute, essendo utilizzati dagli anni ‘70 in tutto il mondo da milioni di donne. Malgrado in Italia la legge del 1975 sull’istituzione dei consultori familiari e la legge del 1978 sull’aborto prevedano una buona politica di supporto alla contraccezione il nostro rimane uno dei peggiori fra tutti i Paesi del nord-ovest dell’Europa in quanto a politiche di distribuzione dei contraccettivi, secondo i dati pubblicati dal Forum del Parlamento Europeo per i diritti sessuali e riproduttivi. La Francia ha una fra le migliori politiche per la contraccezione ed ha anche la più alta natalità in Europa. La natalità si promuove finanziando le politiche sociali e quelle di piena e buona occupazione e non con le campagne ideologiche contro l’aborto 25/5/2023
La contestazione a un politico è il sale della democrazia e Roccella ha sfruttato l’occasione
La contestazione alla ministra EugeniaRoccella, avvenuta al Salone Internazionale del libro di Torino, mi ha immediatamente fatto ricordare un fatto simile accaduto, sempre a Torino, durante un convegno organizzato nel 2012 da SeNonOraQuando? in cui ero moderatrice.
Mentre stavo presentando l’allora ministra del Lavoro con delega alle Pari Opportunità, Elsa Fornero, un gruppo di contestatrici bloccò la prosecuzione dell’intervento della ministra con urla, schiamazzi e slogan. L’autorevolezza e la capacità di dialogo di Fornero riuscirono a far proseguire il convegno, assicurando che le avrebbe ascoltate non appena finito il suo intervento.
Dal 1° al 4 giugno 2023 Torino diventerà la capitale mondiale nel ripensare la globalizzazione.
Economisti e scienziati sociali provenienti da tutto il mondo che hanno studiato a fondo queste evoluzioni discuteranno in che misura è possibile graduarne i tempi, ridurne la velocità indotta dal progresso tecnologico, rafforzare le istituzioni multilaterali, riformare i nostri sistemi di protezione sociale e sviluppare nuovi modelli di business che, invece di puntare sulla disintegrazione dei processi produttivi, rafforzino l’integrazione verticale.
Ci saremo anche noi il 4 giugno con un incontro dal titolo: “Se non qui dove? Libertà e movimento in un mondo globalizzato” ore 16.00 Sala Conferenze Museo Egizio, Via Accademia delle scienze, 6 con MARCELLA CORSI e MARINA DELLA GIUSTA economiste introduce LAURA ONOFRI
SNOQ Torino aderisce al “Comitato per la tutela al diritto della salute e alle cure” e invita a partecipare alla manifestazione in difesa della sanità pubblica del 27 maggio 2023 alle 14 in Piazza Carducci.
Siamo preoccupate per il progressivo definanziamento del SSN , per la riduzione dei servizi erogati e la deriva verso forme di sanità privata.
Un sistema sanitario universalistico, pubblico e laico tutela la salute delle donne e garantisce il rispetto delle loro scelte.
Chiediamo di garantire il funzionamento dei consultori, la gratuità degli anticoncezionali e l’utilizzo della RU486 in strutture extraospedaliere.
Il percorso della manifestazione sarà da Piazza Carducci a via Genova, C.so Spezia (per passare davanti ai vari ospedali) e raggiungerà il palazzo della regione al Lingotto. Giovedì 25, alle 10,30, ci sarà la conferenza stampa nella sede dell’Anaao, C.so Vinzaglio 14
In attesa del 9 giugno, secondo incontro di DONNE20/80+ godiamoci il bellissimo racconto di una delle protagoniste della serata del 5 maggio dove il tema era Anniversario: Domitilla Pirro, giornalista pubblicista, che crede che le parole portino fortuna. E’ direttrice creativa di Fronte del Borgo alla Scuola Holden di Torino e conduce l’ Osservatorio sulla Gender Equality per under 18.
Il 9 giugno ci sarà la seconda serata di DONNE 20/80+ e a breve vi daremo le anticipazioni delle protagoniste dell’incontro. Intanto potete ascoltare il racconto di Mariachiara Cataldo presidente di Break The Silence Italia, associazione che combatte la violenza di genere nel racconto della serata del 5 maggio che aveva come tema Anniversario