Appuntamento al Salone Internazionale del Libro per conoscere l’Osservatorio Regionale Antidiscriminazioni, ORA, progetto su parità e disabilità nei media locali del Piemonte, nato su iniziativa di GIULIA (GIornaliste Unite LIbere Autonome) e realizzato con il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino e il sostegno della Regione Piemonte.
Vogliamo contraccettivi ormonali gratuiti per tutte le donne in Piemonte e in tutta Italia I contraccettivi ormonali sono farmaci di provata efficacia e sicurezza per la salute, essendo utilizzati dagli anni ‘70 in tutto il mondo da milioni di donne. Malgrado ciò l’Italia rimane il peggiore fra tutti i Paesi del nord-ovest dell’Europa in quanto a politiche di distribuzione dei contraccettivi e della consulenza, secondo i dati pubblicati dal Forum del Parlamento Europeo per i diritti sessuali e riproduttivi. Una buona politica di supporto alla contraccezione, peraltro già prevista dalla legge del 1975 sull’istituzione dei consultori familiari e dalla legge del 1978 sull’aborto, potrebbe anche contribuire a modificare le nostre pessime performance sulla natalità come dimostra la Francia, il Paese con la più alta natalità in Europa ed al contempo con una fra le migliori politiche per la contraccezione e l’aborto. Già nel 2018 la Regione Piemonte aveva deliberato (Deliberazione Consiglio Regionale n. 300 – 27935) “la possibilità di erogazione gratuita dei contraccettivi ormonali, nonché dispositivi intrauterini, contraccezione d’emergenza e preservativi maschili e femminili” al fine di “promuovere la salute sessuale e riproduttiva delle giovani generazioni, di facilitare le scelte di pianificazione familiare efficaci e di tutela della salute delle donne, e, quindi, di ridurre i tassi di abortività”. Questa delibera è stata sempre disattesa dall’attuale Giunta Regionale che non riconosce la contraccezione come metodo di prevenzione primaria dell’aborto (in quanto evita gravidanze non desiderate o non possibili) e contrabbanda come prevenzione l’erogazione di soldi alle Associazioni antiabortiste da utilizzare per campagne pubblicitarie e per mancette alle donne già in gravidanza che avrebbero lo scopo di convincerle a non abortire. Ad Aprile di quest’anno, il Comitato Prezzi e Rimborsi dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la completa rimborsabilità da parte del servizio Sanitario Nazionale di una scelta di contraccettivi ormonali orali per tutte le donne. La spesa ipotizzata sarebbe di 140 milioni di euro, poco rilevante se si pensa che lo scorso anno sono avanzati 700 milioni di euro sulla spesa farmaceutica da cui si attingerebbe. CHIEDIAMO che il Consiglio di Amministrazione dell’AIFA che si terrà il 24 maggio confermi questa decisione! L’accesso facilitato alla contraccezione, a una maternità e paternità più consapevoli e responsabili costituiscono una concreta attività di prevenzione a difesa della salute delle donne. La natalità si promuove finanziando le politiche sociali e quelle di piena e buona occupazione e non con le campagne ideologiche contro l’aborto Torino, 16/5/2023 UFFICIO STAMPA Rete +di194voci
Per l’undicesimo SeNonOraQuando? Torino insieme al Salone Internazionale del Libro presenta il progetto POTERE ALLA PAROLA quest’anno il titolo del progetto è: “Lo spazio delle donne: realtà e metafora” Sono state coinvolte 13 classi di scuole secondarie di secondo grado e 3 classi di una scuola primaria del territorio piemontese
Il Fatto Quotidiano – Blog 8 maggio 2023 – Laura Onofri
L’intervista che Michela Murgia ha rilasciato al Corriere della sera in cui ha rivelato di avere un tumore e che le resterebbero pochi mesi di vita ha colpito tanti e tante: sui media, sui social, nelle chat in questi giorni c’è stata un’ondata di commenti alcuni increduli, altri angosciati e affranti, ma tutti impressionati dalla grande serenità con cui ha dato questa notizia. Alcune frasi sono spiazzanti, con un linguaggio crudo e pungente, e d’altronde come stupirsi di questo?
Michela Murgia è una donna che con passione e con durezza si è sempre schierata contro soprusi, discriminazioni e contro il patriarcato e per questo è diventata un bersaglio dei soliti odiatori seriali come dice lei stessa nell’intervista: “Sono stata fortunata: ho sempre avuto amori felici, e persone che si sono rivelate in gamba anche quando le ho lasciate. Il vomito l’ho vissuto, ma legato alla mia ostensione pubblica, all’essere diventata un bersaglio. Era la reazione per l’odio che ho avvertito nei miei confronti. È cominciato quando ho visto per la prima volta il mio nome sui muri, quando mi hanno insultata in coda al supermercato. È finito quando ho capito che non dovevo lasciar entrare quell’odio dentro di me”.
Coreografia Mauro de Candia Danzatori/trici Lisa Mariani, Flavio Ferruzzi, Luca Tomasoni, Nadja Guesewell Musica Alva Noto/Ryuichi Sakamoto Light design Simona Gallo Costumi Majatai Drammaturgia Patricia Stöckemann Commissione Belgrade Dance Festival Sostegno della produzione Città di Barletta In collaborazione con Piemonte dal Vivo nell’ambito del progetto residenze coreografiche Lavanderia a Vapore, Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura
Con il patrocinio della Città di Moncalieri
Lo stato di “limbo” tra il reale e l’immaginario, tra fantasie erotiche e sobria realtà, descritto da Mallarmé nel suo poema L’après-midi d’un faune,ispirarono Vaslav Nijinsky nella creazione dell’omonima e rivoluzionaria coreografia del 1912. Da allora, il tema è stato interpretato artisticamente più volte. Il fascino che esso esercita ispira oggi anche il coreografo Mauro de Candia ad esplorare ed a portare in scena questa figura “metà animale e metà umana”. Nella sua nuova creazione dal titolo Faun*, il coreografo si avvicina con cautela all’essenza misteriosa di questa sensuale creatura della natura, che brama la realtà per rintracciare e liberare il proprio potere dinamico. Sono i vari stati del corpo e dell’animo del fauno, le sue metamorfosi, che interessano de Candia e che lo inducono a domandarsi: non c’è forse un fauno in ognuno di noi? Non è forse anche un’allegoria del nostro tempo, in cui i corpi e le loro identità vengono reinventati e riesplorati?
Meno 1!!! E allora vi presentiamo la quinta delle cinque narratrici della serata DONNE 20/80+ che interpreterà il tema ANNIVERSARIO.
Quando? il 5 maggio ore 18,30/20
Dove? a FlashBack (sett.C area Talk) – c.so Giovanni Lanza 75 Torino
Silvia Rosa-Brusin, giornalista, è stata responsabile di TGR Leonardo, il primo telegiornale al mondo dedicato alle notizie della scienza, in onda su Raitre dal 1992. Dall’astronomia alla fisica, dalla genetica alle cellule staminali, alle missioni spaziali, ha raccontato tutti gli eventi più importanti e le scoperte degli ultimi trent’anni. Grazie ad una sua idea la Nasa ha portato su Marte le immagini dell’Autoritratto e del Codice sul Volo degli Uccelli di Leonardo Da Vinci, in un chip, inserito nel Rover Curiosity. L’ Unione Astronomica Internazionale ha dato il suo nome ad un asteroide scoperto nel 1986: 7396 Brusin.