Madre per scelta
Quanto è autenticamente libera per una donna oggi la scelta di avere o di non avere figli?
Cosa accade nella vita delle donne quando inevitabilmente, prima o poi, in un modo o nell’altro, si arriva a confrontarsi con questa scelta fondamentale? A che punto siamo con l’autodeterminazione delle donne in tema di maternità in Italia?
Da queste domande è scaturito un percorso di ricerca e di riflessione che ha portato allo spettacolo Madre per scelta, andato in scena il 10 marzo 2019 al Teatro Astra di Torino – Fondazione TPE (qui la locandina).
Sul terreno della maternità si intrecciano dimensioni psicologiche, intime, affettive, con altre di natura sociale, culturale, economica, politica. Da una parte il bisogno di realizzazione e lo slancio verso il futuro che il progetto di fare un figlio porta con sé, dall’altra il peso delle aspettative sociali e dei pregiudizi sul ruolo di madre, gli equivoci sul presunto istinto materno che scavano dentro l’insicurezza e il senso di inadeguatezza delle donne.
Sono davvero queste le ragioni per cui si fanno pochi figli?
Gli ultimi dati disegnano uno scenario diverso, e per certi versi nuovo: il crollo delle nascite in Italia convive con una importante frustrazione del desiderio di maternità. La precarietà occupazionale, le difficoltà nel raggiungere l’indipendenza economica e quelle nel conciliare il lavoro con i figli, spingono le donne a procrastinare la maternità, e a lungo andare a rinunciarvi, tanto da cominciare a parlare della necessità di difendere il diritto alla maternità e alla paternità.
Lo spettacolo, con la regia di Rosanna Rabezzana, è uno spunto di riflessione attraverso le parole e le voci di tante donne. La precarietà occupazionale, le difficoltà nel raggiungere l’indipendenza economica e quelle nel conciliare il lavoro con i figli sono i temi che emergono dalle interviste video realizzate da Claudia Apostolo, Milena Boccadoro e Mia Santanera.