RAI: sette uomini per sette nuove nomine

Laura Onofri

Sette uomini per sette nuove nomine: non certo un bell’inizio per i nuovi vertici Rai. Carlo Fuortes, da poco nominato amministratore delegato dell’azienda ha infatti proceduto al rinnovo di sette importanti ruoli che tengono sotto controllo i conti aziendali ed evocando a sè, ad interim, quello di direttore generale.

la vignetta è opera dell’artista ANNARKIKKA

La parità di genere e il principio di democrazia paritaria sono stati completamente ignorati, sollevando aspre e dure critiche da più parti, a iniziare dalla Presidente della Commissione Pari Opportunità Karina Laterza che ha dichiarato che ha parlato di un vero e proprio “schiaffo” alle donne presenti in azienda e che hanno esperienza e curricula di tutto rispetto, che non hanno nulla a che invidiare ai colleghi nominati.

“Un’oggettiva, incomprensibile, ingiustificabile rimozione delle tante e qualificate competenze femminili che anche a livello dirigenziale il servizio pubblico può vantare. Un vulnus e un ostacolo molto grave sul percorso di rilancio e rinnovamento del servizio pubblico”. così Valeria Fedeli, capogruppo del PD in Vigilanza Rai bolla questa iniqua e ingiusta decisione dei nuovi vertici.

Insomma siamo alle solite…quando ci sono nomine importanti e di rilievo le donne vengono rimosse e poco importa se proprio la Rai continua, a parole, a sottolineare l’ importanza delle leadership femminili che hanno capacità e competenze spesso diverse da quelle degli uomini , ma che possono essere indispensabili in tanti ruoli di comando. Se continua ad affermare che le donne possono fare la differenza all’interno dell’azienda. Se si dota di organismi di parità che sensibilizzano e promuovono la parità dentro e fuori la Rai.

Tutto questo viene vanificato se le parole restano parole e se si continuano a mortificare le tante figure femminili che hanno competenze e curricula assolutamente qualificati e che si distinguono, rispetto ai colleghi, per risultati più brillanti nei percorsi formativi.  

Forse i vertici Rai dovrebbero riflettere: fanno sorridere e arrabbiare tutte le critiche feroci dei telegiornali nei confronti dei talebani che inseriscono nel governo solo uomini. Ogni tanto non sarebbe male guardare in casa propria!