Ricorso al Tar contro la stanza anti-abortista dell’ospedale Sant’Anna di Torino

Domani – 27 ottobre 2023 Micol Maccario

«Sì alle tutele, no ai tutori», dicono Cgil e Se non ora quando (Snoq) chiedendo di chiudere lo spazio in mano ai movimenti pro vita. Il Piemonte si era già reso protagonista di iniziative come questa con il fondo Vita nascente. «Non è così che si garantisce il diritto di scelta», dice Laura Onofri, presidente dell’associazione Snoq

A fine luglio all’ospedale Sant’Anna di Torino è stata creata una stanza per le donne che hanno intenzione di abortire per aiutarle a «superare le cause che potrebbero indurre all’interruzione della gravidanza». Era stata definita una «stanza dedicata all’accoglienza e all’ascolto», ma nei fatti è diventata una stanza antiabortista, in cui le donne incontrano i volontari del Movimento per la vita.

Per questo motivo due giorni fa è stato depositato al Tar il ricorso della Cgil e della Fp Cgil, insieme all’associazione Se non ora quando (Snoq) Torino. «Questa stanza è stata data in gestione ad associazioni antiabortiste – dice Laura Onofri, presidente di Snoq Torino –, che nel loro statuto hanno esplicito riferimento al contrasto dell’aborto». 

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