La pubblicità chiede scusa alle donne

Vi informiamo che per motivi tecnici la mostra BEEQUAL è stata inserita nell’evento TONITE Steiner & The City e si terrà MARTEDI’ 7 GIUGNO alle ore 14,30 presso la sede dell’Istituto Albe Steiner di Torino, in lungo Dora Agrigento 20, anzichè lunedì 6 giugno al Cortile del Maglio, come segnalato nella locandina…

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Il governo cinese prende di mira gli uomini “femminucce”, con conseguenze devastanti

Open Democracy 26 gennaio 2022 Xintian Wang

I giovani che si allontanano dalle rigide norme di genere vengono puniti dalla guerra culturale del governo contro l'”estetica anormale”

Questa è una versione modificata di un articolo apparso per la prima volta su gal-dem

Raggiungendo il fondotinta e il frullatore di bellezza, Pan Ning dice a gal-dem che uomini come lui non sono i benvenuti nel suo paese. “La società si aspetta che gli uomini siano guerrieri e accusa i ragazzi effeminati di essere ‘pervertiti'”, afferma il laureato 23enne, parlando tramite Zoom da Shanghai, in Cina.

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BEEQUAL: lo Steiner promuove i principi di pari opportunità

BEEQUAL Istituto Albe Steiner Torino

Negli anni accademici 2019/20 e 2020/21, l’Associazione LOFFICINA ha realizzato per alcune classi quinte dell’Istituto Albe Steiner di Torino un percorso didattico/culturale dal titolo “BEEQUAL”, volto a promuovere i principi di pari opportunità per il superamento di ogni forma di violenza e discriminazione di genere.

L’obiettivo era diffondere la cultura del rispetto e dell’uguaglianza, stimolando i giovani a riconoscere e condannare fenomeni di aggressività e a superare gli stereotipi e i pregiudizi che determinano ruoli e atteggiamenti negativi

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Lezioni di Storia / Gender archaeology: l’archeologia che smaschera stereotipi e pregiudizi sul ruolo delle donne nell’antichità

Valigia Blu 19 settembre 2021 – Galatea Vaglio

Lezioni di Storia, una rubrica di divulgazione storica partendo dal presente

La guerriera scambiata per un uomo

Nel 1889 a Birka, in Svezia, l’archeologo Hjalmar Stolpe scopriva durante lo scavo di un villaggio vichingo la tomba Bj581. Lo scheletro del personaggio sepolto era vestito in seta intarsiata d’argento e attorniato da un ricco corredo che lo identificava come appartenente alla élite guerriera vichinga. Erano state deposte assieme al corpo infatti armi, frecce, asce, coltelli da battaglia, e ben due cavalli evidentemente usati in combattimento. Nonostante le dimensioni insolite della mandibola e delle ossa pelviche, lo scheletro fu identificato come quello di un uomo proprio per il corredo tombale, e per i successivi 128 anni nessuno mise in dubbio che si trattasse di un potente principe guerriero vichingo. Anzi la sepoltura fu considerata un punto di riferimento per lo studio delle tombe maschili di guerrieri vichinghi.

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