La polizia polacca ripeterà la repressione delle proteste contro l’aborto due anni dopo?

OpenDemocracy 21 ottobre 2022 – Letta Taylor

PARERE: L’UE dovrebbe insistere affinché la Polonia sostenga il diritto all’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva

Sono passati due anni da quando centinaia di migliaia di persone, per lo più donne, si sono unite alle proteste in Polonia contro il divieto quasi totale dell’aborto legale. La polizia ha usato la violenza per disperdere le manifestazioni e ha arrestato migliaia di manifestanti.

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L’UE agisca sullo stato di diritto in Polonia

SeNonOrasQuando?Torino partecipa alla call to action di IPPF per chiedere al Consiglio dell’UE di agire sul crollo dello stato di diritto in Polonia

Mentre il Consiglio Affari generali dell’UE si prepara a tenere un’audizione il 22 febbraio prossimo sullo stato di diritto in Polonia nell’ambito della procedura dell’articolo 7.1 del Trattato sull’Unione Europea, le organizzazioni della società civile vogliono attirare l’attenzione su alcuni allarmanti sviluppi dopo l’ultima discussione del Consiglio a giugno del 2021, che indicano un declino grave e costante nel rispetto dei valori dell’UE in Polonia.

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Sfida di Varsavia sui diritti. Arriva il Superprocuratore per le gravidanze interrotte

La Repubblica 2 dicembre 2021 Tonia Mastrobuoni – Berlino

Polonia, oggi il voto in Parlamento contro divorzi e famiglie Lgbtq+

«Potranno controllare le donne per capire se vogliono abortire o prendere la pillola del giorno dopo, strappare i figli alle persone Lgbtq+, impedire divorzi. Stanno chiudendo il cerchio». Marta Lempart, madre delle piazze polacche, cofondatrice dello Sciopero delle donne, è di nuovo in strada. La raggiungiamo al telefono: da giorni manifesta davanti al quartier generale del partito al potere “Diritto e giustizia” (Pis) contro due leggi che stanno per essere approvate dal Parlamento.

La Polonia compie un altro deciso passo verso un Grande fratello medievale, un regime pervasivo che rintraccerà donne in procinto di abortire o coppie in crisi o famiglie arcobaleno con l’intenzione di ristabilire un ordine sociale feudale, da Racconto dell’Ancella . 

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La morte di una donna incinta rinnova la polemica sul divieto di aborto in Polonia

Politico 2 novembre 2021 DI ZOSIA WANAT E CARLO MARTUSCELLI

L’aborto è consentito nel Paese solo in caso di stupro o incesto, o se la vita della madre è in pericolo.

La morte di una donna incinta in Polonia ha scatenato nuove polemiche politiche mentre i gruppi per i diritti delle donne e i politici dell’opposizione puntano il dito contro il divieto quasi totale degli aborti nel paese. 

È passato un anno da quando il Tribunale costituzionale polacco ha stabilito che le donne possono interrompere la gravidanza solo in caso di stupro o incesto, o se la vita della donna è in pericolo. La sentenza esclude i difetti fetali, che rappresentano la stragrande maggioranza dei licenziamenti nel paese.

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Ue, infrazione a Ungheria e Polonia per discriminazioni Lgbtq

Rai News 15 luglio 2021

Nel mirino la “legge anti Lgbt” ungherese e le “zone franche” Lgbt adottate da diverse regioni e comuni polacchi

La Commissione Ue ha avviato procedure di infrazione contro l’Ungheria e la Polonia sull’uguaglianza e la tutela dei diritti fondamentali, in particolare per le comunità Lgbtq. I due Stati membri dispongono ora di due mesi per rispondere alle argomentazioni avanzate dalla Commissione. In caso contrario, la Commissione può decidere di inviare loro un parere motivato e in una fase successiva deferirli alla Corte di giustizia dell’Unione europea. 

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Stato di diritto in Polonia: audizione di Snoq?Torino

Se Non OraQuando?  Torino è fra le oltre 200 organizzazioni della società civile internazionali  (provenienti da 20 paesi europei,)  che hanno inviato una lettera alla Presidenza portoghese del Consiglio dell’UE,  a ridosso del Consiglio Affari generali dell’UE del 20 aprile, esprimendo profonde preoccupazioni per il deterioramento della situazione in Polonia.   

Per questo motivo, vi informiamo che  il Comitato Snoq? Torino sarà audito alla Camera presso il Comitato dei  diritti umani   istituito nell’ambito della Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati e presieduto dall’on. Laura Boldrini, sul tema della situazione dei diritti delle donne in Polonia. 

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