Comunicato di SeNonOraQuando? Torino
Nuovi attacchi strumentali alla 194 da parte della Regione Piemonte che istituisce una stanza d’ascolto per le donne intenzionate ad abortire all’ospedale Sant’Anna gestita dalla Federazione regionale del Movimento per la Vita di Rivoli
Non serve una stanza di ascolto. Le donne che decidono di abortire sono consapevoli della loro vita e delle loro scelte.
Quello che serve ad una donna per portare avanti una gravidanza è un lavoro sicuro e ben retribuito, una casa, dei servizi di welfare che funzionino, sempre che i motivi per cui ricorre all’aborto siano di natura economica e sociale.
Quello che invece le donne non vogliono è la stigmatizzazione che questi movimenti fanno verso quelle che decidono di abortire, istillando sensi di colpa e di vergogna di cui una donna che liberamente sceglie di abortire non ha proprio bisogno. Portare i feti i di plastica o quelli veri in formalina, recitare rosari davanti alle cliniche, affiggere cartelloni contro la legge 194, è questo quello che fanno gli antiabortisti…. È questo l’aiuto e l’ascolto da dare alle donne?
SeNonOraQuando?Torino