in.Genere – 8 novembre 2024
Per cambiare la cultura della violenza di genere è fondamentale partire dalla comunicazione, non solo verbale, ma anche visiva. In un mondo dominato dalle immagini come quello in cui viviamo, rappresentare le donne come protagoniste dell’uscita dalla violenza o al centro di percorsi di aiuto e sostegno, per se stesse e per altre, è quindi un passo cruciale per far passare il messaggio che la violenza non va subita.
È uno degli obiettivi di Fotonica, la banca di immagini senza stereotipi creata da Comunicattive, agenzia di comunicazione di genere di Bologna, che da più di vent’anni lavora su temi sociali declinati in ottica femminista.
Oltre a contrastare la violenza di genere, la libreria di immagini di Fotonica punta a fornire una rappresentazione plurale e inclusiva di tutte le persone, le soggettività e le esperienze.
“Lavoriamo nella comunicazione da tanti anni e, oltre a scegliere con cura le parole, in tutto questo tempo ci siamo chieste come disintossicare la comunicazione visiva da stereotipi dannosi e discriminatori” spiegano le socie di Comunicattive.
Ideate e realizzate da professioniste della fotografia, dell’illustrazione e del graphic design e con il supporto della comunità femminista e Lgbtqia+, le immagini disponibili sul sito di Fotonica sono già più di 400: foto, illustrazioni e icone grafiche sono raggruppate in diverse collezioni tematiche, dove trovano spazio le donne e la violenza di genere, ma anche le relazioni, le persone Lgbtqia+, la disabilità, i corpi grassi e l’attivismo. Fino ad arrivare ai “Ritratti fotonici”, ritratti autentici di persone rappresentate nella pluralità della loro identità di genere, dei loro corpi e del colore della loro pelle in contesti quotidiani, lavorativi, affettivi.
“Ci piacerebbe che Fotonica venisse usata da altre agenzie di comunicazione, graphic designer, realtà informative, case editrici, associazioni, aziende che abbiano voglia di investire sul cambiamento culturale” dichiarano le professioniste di Comunicattive, che aprono anche all’esterno la possibilità di contribuire a Fotonica, cambiando le immagini che vediamo e diffondiamo tutti i giorni.