DIRITTO FEMMINILE E POLITICHE MIGRATORIE

QUESTIONE GIUSTIZIA – 21 marzo 2023 – a cura di Fabrizio Filice
giudice del tribunale di Milano

Il drammatico naufragio avvenuto a largo delle coste di Crotone lo scorso 26 febbraio, con un bilancio (ad oggi ancora provvisorio) di più di settanta vittime, tra le quali più di venti bambine e bambini con meno di dodici anni, deve riportare l’attenzione prima di tutto sulle responsabilità che l’Europa in generale e l’Italia in particolare si sono assunte con la politica migratoria negli ultimi anni, interamente focalizzata sul fenomeno migratorio inteso come problema di sicurezza e come tale imperniata su una gestione di polizia: una politica che l’ultimo decreto legge, n. 20 del 2023, paradossalmente adottato proprio a Cutro, sembra voler ulteriormente inasprire.

Ma il numero elevatissimo di donne, di madri e di figli/e, che questa ulteriore strage di migranti ci consegna non può non interrogarci anche su quale possa essere un sistema di protezione internazionale adeguato e sicuro per le donne. La femminilizzazione dei flussi migratori, strettamente correlata, da un lato, alle persecuzioni per motivi legati al sesso e al genere che le donne subiscono nel Paese d’origine e, dall’altro lato, all’esigenza delle madri di offrire ai propri figli e figlie un futuro possibile, fuori dai conflitti e dalla miseria, è un fenomeno ormai strutturale ed è per questo che la sociologia ne fa, da anni, oggetto di attenzione e di studio.

Anche il diritto deve ora porsi questi interrogativi ed essere disponibile a ripensare in chiave femminile categorie quali il diritto internazionale ed europeo dei rifugiati, e la stessa cittadinanza.

I contributi di Ilaria Boiano ed Enrica Rigo, già pubblicati sul fascicolo della trimestrale interamente dedicato al Diritto femminile, n. 4 del 2022, e che oggi riproponiamo, ci portano in questa nuova attualità, che è al tempo stesso avanguardia del pensiero giuridico ma anche esigenza sociale di un pensiero di giustizia che non può più essere rimandato.

qui di seguito il link all’ articolo di Ilaria Boiano – avvocata, assegnista di ricerca dell’Università di Roma Tre – Le persecuzioni nei confronti delle donne e il sistema di protezione internazionale: quale Paese può dirsi “sicuro” per le donne

e qui il link all’articolo di Enrica Rigo – associata di Filosofia del diritto, Università di Roma Tre

Cittadinanza, sangue e patriarcato: note per una critica femminista

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