Internazionale – 28 settembre 2020 Claudia Torrisi
“È stata l’esperienza più incredibile e straordinaria della mia vita”, mi ha raccontato la veterana delle lotte per i diritti delle donne Mara Clarke. “È stata una follia. Ma al tempo stesso è stato meraviglioso. E ha dimostrato che sorelle e fratelli possono ottenere dei risultati quando lo vogliono davvero”.
A dicembre 2019, tre mesi prima che l’epidemia di coronavirus venisse dichiarata pandemia globale, un gruppo di donne provenienti da tutta Europa ha lanciato un’audace risposta femminista alle draconiane leggi contro l’aborto in Polonia: Abortion without borders. Da allora dicono di aver aiutato più di 2.200 persone con informazioni, soldi e supporto per poter abortire in sicurezza all’estero o ordinando pillole abortive online.
Le restrizioni per il covid-19, e in particolare la chiusura delle frontiere e le quarantene obbligatorie, hanno minacciato questa nuova iniziativa, mentre alcuni gruppi ultraconservatori in Polonia sono stati accusati di usare la crisi per promuovere il loro programma antiabortista.
Queste donne però hanno alle spalle anni di lotte contro tutto e tutti per i diritti riproduttivi, e hanno preso in mano la situazione.
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