Auguri!

Ho ritrovato questa mail di auguri del 2019 che purtroppo è sempre valida!

Dopo aver vissuto una pandemia, aver assistito ad una guerra di cui ancora non si vede la fine e alle feroci repressioni in tante parti del mondo, penso che il sogno di un mondo migliore sia sempre più lontano.

Ripropongo questi auguri aggiungendo anche qualche “altra speranza” che ci auguriamo si avveri, anche se siamo sempre più consapevoli che senza una reale volontà politica sia a livello nazionale che internazionale, queste nostre speranze resteranno un’utopia

Tutti gli anni ci ripetiamo questo decalogo di belle speranze per l’anno che verrà!  Ora però lo decliniamo con più assertività, perchè la nostra pazienza è giunta al limite  e vogliamo un reale  cambiamento perchè  Se non ora quando?

Vogliamo che i diritti di parità, di eguaglianza, equità siano esigibili da tutte e tutti.

Vogliamo che  si riescano a dare risposte concrete alle donne che subiscono violenza, che i temi del lavoro delle donne,  del divario retributivo legato al genere, della maternità e della condivisione della genitorialità, della democrazia paritaria reale , di una concreta medicina di genere,  siano  inseriti come prioritari nell’agenda politica di questo governo.

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DONNA VITA LIBERTA’

Firma la petizione a questo link

Marisa Laurito ha lanciato questa petizione e l’ha diretta a Supreme Leader Ali Khamenei e a Ursula Von Der Leyen  

NOI SIAMO CON I GIOVANI E LE GIOVANI IRANIANE CHE COMBATTONO PER LA LIBERTÀ’, QUANDO COLPITE UNO DI LORO COLPITE  L’INTERA UMANITA’.

MARISA LAURITO, LUCIANO STELLA , TOSCA, EDOARDO BENNATO, NINO DANIELE, ANDREA MORNIROLI, DESIREE KLAIN, ALFREDO GUARDIANO, TIZIANA CIAVARDINI, GIANNI PINTO INSIEME A Un gruppo di artisti, intellettuali e volontari della società civile che hanno a cuore le sorti del popolo iraniano chiediamo:

La fine delle esecuzioni capitali e il rilascio dei manifestanti arrestati.  

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Berlusconi e il pullman ai calciatori, undici anni dopo ‘SeNonOraQuando?’ la misoginia persiste

Blog – Il Fatto quotidiano 24 dicembre 2022 – Laura Onofri

E’ passata abbastanza sotto traccia la promessa sessista di Silvio Berlusconi, ai giocatori del Monza, di inviare “un pullman di tr**e” se avessero vinto la partita contro la Juventus. Sì ci sono stati brevi articoli su quotidiani e agenzie di stampa e video dell’incontro, ma quello che stupisce è che non ci sia stata una ribellione da parte delle donne e del mondo femminista contro il capo politico di un partito della maggioranza, senatore della Repubblica (ahimè) che si permette per l’ennesima volta di considerare le donne un oggetto di trastullo, nel peggiore e più offensivo comportamento maschilista.

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Schlein e De Micheli, la sinistra deve sostenere le candidature femminili rimuovendo gli ostacoli

Blog Il Fatto Quotidiano 12 dicembre – Laura Onofri

La nomina di Giorgia Meloni a Presidente del Consiglio ha acceso un dibattito su quanto i partiti, tutti, anche l’unico guidato da una donna, siano ancora profondamente maschilisti e quanto le leadership femminili facciano ancora fatica ad emergere.

In questi giorni ne abbiamo una riprova se osserviamo quello che sta succedendo all’interno del Partito Democratico rispetto alle candidature al prossimo congresso che ne decreterà la nuova segreteria.

Finalmente, dopo i tentativi falliti di Rosy Bindi nel 2007 e di Laura Puppato nel 2012 di guidare il Pd, due donne ci riprovano e si mettono in gioco con coraggio e determinazione, quel coraggio e quella determinazione che spesso manca alle donne del partito e che sono accusate da commentatori, giornalisti ed anche dai militanti di essere cooptate dai capi corrente, tutti rigorosamente maschi, senza mai misurarsi e di non agire quei conflitti, necessari per sradicare quel maschilismo presente all’interno del partito.

E’ chiaro che dentro una comunità che si dichiara “femminista” ma che del femminismo ha dimostrato di avere ben poche caratteristiche, è difficile per qualsiasi donna prevalere; non bastano, tenacia e capacità, per affermarsi. Ci vogliono sicuramente congiunzioni astrali favorevoli per abbattere il potere che un manipolo di uomini detiene saldamente in mano e che non ha nessuna voglia di abbandonare, ci vuole la consapevolezza di affrontare un percorso con ostacoli ben maggiori di quelli che deve affrontare un uomo.

Non appena Paola De Micheli e Elly Schlein hanno deciso di candidarsi sono iniziate, con modalità diverse, sia da parte dei media, ma in modo più preoccupante, all’interno del partito, analisi, valutazioni, giudizi, censure che, guarda caso, non sono mai riservate ai candidati uomini.

Paola De Micheli è stata sin dall’inizio quasi “oscurata” come spesso succede anche a livello locale quando c’è una candidatura femminile. Supportare le leadership femminili significa anche dare spazio, attenzione, visibilità alle candidature. Non basta ribadire negli statuti, negli ordini del giorno, che il tema dell’uguaglianza è ben presente all’interno del Pd, quando poi queste parole non sono accompagnate da alcun gesto concreto che segnali un’inversione di rotta. Perché, se per la democrazia paritaria ci si appella spesso agli articoli 3 e 51 della Costituzione che prevedono di “rimuovere gli ostacoli” che di fatto impediscono una piena partecipazione all’organizzazione politica, questo principio non deve ancor più valere all’interno di un partito politico, che oltretutto si dichiara femminista?

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Appello per la vita di Fahimeh Karimi

La Stampa ha lanciato questa petizione e l’ha diretta a Mohammad Reza Sabouri (Ambasciatore in Italia della Repubblica islamica di Iran) Egregi Mohammad Reza Sabouri, ambasciatore in Italia della Repubblica islamica di Iran Gholamhossein Mohseni Ejei, capo della magistratura iraniana Antonio Tajani, Ministro degli Esteri Fahimeh…

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Offese Laura Boldrini: confermata in appello la condanna a Matteo Camiciottoli

SeNonOraQuando?Torino esprime grande soddisfazione per questa decisione che conferma la sentenza di primo grado ribadendo che l’ammissione di parte civile di Snoq?Torino e delle altre associazioni è ammissibile poichè gli sterotipi di genere riproposti dall’imputato ledono anche gli interessi di quelle associazioni che si battono per tutelare le donne contro…

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Caratteristiche delle donne che ricorrono alla Ivg

articolo da newsletter AOGOI Chi sono le donne che ricorrono all’IVG? Cosa le ha condotte a questo passo doloroso? Come si sentono quando si siedono davanti a noi? Quali sono le loro aspettative? Vorremmo conoscere le risposte a queste domande per essere in grado di offrire loro la soluzione più…

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