La violenza si combatte con l’economia

inGenere 12 gennaio 2023 – Isabella Orfano Rossella Silvestre

Reddito, casa e lavoro: sono questi i requisiti minimi per una politica pubblica contro la violenza. Ma i soldi che l’Italia spende per sostenere le donne che intraprendono percorsi di autonomia sono ancora troppo pochi

Tra il 2015 e il 2022 l’Italia ha speso complessivamente 157 milioni di euro contro la violenza: circa 20 per misure di sostegno al reddito, 124 per interventi di reinserimento e inserimento lavorativo delle donne fuoriuscite da situazioni di violenza, 12 per l’autonomia abitativa. Cifre decisamente insufficienti, corrispondenti a circa 54 euro al mese per donna presa in carico non economicamente autonoma.

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Il diritto di scegliere. Simona De Ciero

Quanto è lunga ancora la strada perché le donne siano davvero libere di scegliere? Il 24 giugno 2022, con la sentenza Dobbs v. Jackson, la Corte Suprema Americana assegna ai singoli Stati il diritto di normare l’aborto volontario fino a vietarlo del tutto, portando al centro del dibattito mondiale un…

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Tutte le lezioni di Jacinda Ardern, la leader materna

23 gennaio 2023 Giovanna Badalassi Per noi di Ladynomics non è stata affatto una bella notizia: Jacinda Arden, la nostra paladina, quella che ogni volta che apriva bocca ci svoltava la giornata, si è dimessa. Negli anni l’abbiamo seguita e apprezzata in ogni sua mossa, e anche ora che si…

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Potevo essere io, potevamo essere tutte

di Ludovica Cioria

Mi sono addormentata migliaia di volte allattando Ottavia, ancora oggi lei dorme nel letto con noi perché chiede il latte più volte durante la notte e non riusciamo sempre a rimetterla nella culla. Molte volte di questa stanchezza ho e ho avuto paura.

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Come nascono le differenze tra donne e uomini nella mobilità?

Ladynomics – Giovanna Badalassi – 10 gennaio 2023

Tempi strani, care lettrici, talmente tanto che un articolo sulla mobilità delle donne, che avremmo giurato roba da rare secchione come solo noi sappiamo essere, ha invece raccolto parecchio interesse. E quindi, siccome ci piace ritornare sul luogo del delitto, alziamo la posta e vediamo se vi piace anche questo, che indaga sul perché ci sono le differenze di genere anche nella mobilità. Per dare una risposta argomentata tocca quindi andare indietro nel tempo, andando a toccare gli albori della rivoluzione industriale e le interconnessioni tra sviluppo economico e la vita delle donne e degli uomini nei territori. Sì, perché se andiamo a vedere bene, l’organizzazione della mobilità di oggi nelle città è il risultato di una serie di strategie di urbanizzazione e di pianificazione territoriale che risale alla rivoluzione industriale.

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Le donne sono più infelici degli uomini? Una ricerca dice di sì. E c’entra anche il lavoro

Corriere della sera – La 27 ora 13 gennaio 2023 – Virginia Nesi

Nel nostro Paese il 28 per cento delle donne dai 18 ai 75 anni dichiara di essere infelice. Gli uomini che ammettono di vivere senza provare soddisfazioni risultano invece il 18%. Lo evidenzia una ricerca realizzata da AstraRicerche per l’Osservatorio sulla felicità degli italiani dell’associazione Sòno Aps, fondata dal sociologo Enrico Finzi.

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Iran, non possiamo restare inermi a guardare

da il Blog de Il Fatto Quotidiano 2 gennaio 2023 – Laura Onofri È stata la scintilla che ha fatto esplodere un movimento di resistenza che da anni tenta di opporsi al regime teocratico iraniano. La morte di Masha Amini il 16 settembre a Teheran dovuta a circostanze ancora non chiarite, ma che sicuramente…

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