4:#DIVENTARE GRANDI

Maria Antonietta Macciocu

Maria Antonietta Macciocu è nata a Sassari nel 1946. Ventenne ha lasciato la Sardegna per studiare teatro al Piccolo di Milano e laurearsi in Lettere con una tesi su Giorgio Strehler.

Dal teatro dice ha imparato che la vita è un palcoscenico. Ha insegnato lettere e quando è andata in pensione si è dedicata alla scrittura. Ha pubblicato libri di poesie e romanzi storici, di formazione, gialli: con “Mia stella caduta” ha vinto il premio Io Donna – Città di Milano 2021. Ha curato il volume “Una rete di Fili Colorati” per i 10 anni di Senonoraquando?Torino di cui fa parte.  Dal 2022 ha dato vita, col poeta e scrittore Ernesto Torta e col gruppo teatrale“Il bar itinerante di Jesi”, al progetto Letteratura e Meticciato.

La Giudice. Una Donna in Magistratura

Venerdì 17 novembre alle ore 14,30 alla Fondazione dell’ Avvocatura “Fulvio Croce” presentiamo il libro di Paola Di Nicola Travaglini “La Giudice. Una donna in Magistratura”

Un potentissimo strumento di lotta, una testimonianza della esperienza quotidiana di una donna coraggiosa e forte: un racconto di passione, ostinazione e successo.
Avvocato, giudice, magistrato. Tre mestieri nobili, ambiti. Tre parole di uso comune. Tre sostantivi maschili per cui il corrispettivo femminile non è nemmeno contemplato dalla maggioranza delle persone, come se non fossero professioni cui una donna può dedicarsi, posizioni che una donna può sperare di occupare. Paola Di Nicola Travaglini, giudice di grande esperienza, ha subito per una vita intera i pregiudizi di un sistema intrinsecamente maschilista. Gli sguardi di disprezzo, sufficienza o diffidenza dell’intero contesto giudiziario, i pregiudizi insiti nel linguaggio e nella mentalità comune, la difficile combinazione di vita professionale e personale quando si diventa madri: essere giudice, una giudice, è stata una vera sfida. Questo libro racconta la progressiva, sofferta presa di coscienza di una donna che è nata e cresciuta in un sistema patriarcale. La sua esperienza personale si unisce a documenti e statistiche che testimoniano come la donna fosse, fino a pochi anni fa, ritenuta inadatta perché troppo, e questa è solo una selezione degli aggettivi usati di volta in volta, “fatua, leggera, superficiale, impulsiva”. E questi luoghi comuni mantengono delle radici che, pur meno salde, devono ancora essere pienamente estirpate. Perché ciò accada è necessario esporsi, affrontare quelle che sono, ancora oggi, delle ingiuste discriminazioni. La giudice, in questo senso, è un potentissimo strumento di lotta, una testimonianza della esperienza quotidiana di una donna coraggiosa e forte: un racconto di passione, ostinazione e successo.

Israele-Palestina: fermiamo la violenza, riprendiamo per mano la Pace

Giovedì 2 Novembre | h. 20.00 | Piazza Arbarello

Ricorso al Tar contro la stanza anti-abortista dell’ospedale Sant’Anna di Torino

Domani – 27 ottobre 2023 Micol Maccario

«Sì alle tutele, no ai tutori», dicono Cgil e Se non ora quando (Snoq) chiedendo di chiudere lo spazio in mano ai movimenti pro vita. Il Piemonte si era già reso protagonista di iniziative come questa con il fondo Vita nascente. «Non è così che si garantisce il diritto di scelta», dice Laura Onofri, presidente dell’associazione Snoq

A fine luglio all’ospedale Sant’Anna di Torino è stata creata una stanza per le donne che hanno intenzione di abortire per aiutarle a «superare le cause che potrebbero indurre all’interruzione della gravidanza». Era stata definita una «stanza dedicata all’accoglienza e all’ascolto», ma nei fatti è diventata una stanza antiabortista, in cui le donne incontrano i volontari del Movimento per la vita.

Per questo motivo due giorni fa è stato depositato al Tar il ricorso della Cgil e della Fp Cgil, insieme all’associazione Se non ora quando (Snoq) Torino. «Questa stanza è stata data in gestione ad associazioni antiabortiste – dice Laura Onofri, presidente di Snoq Torino –, che nel loro statuto hanno esplicito riferimento al contrasto dell’aborto». 

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Ricorso al TAR contro la convenzione che istituisce la stanza antiabortista

COMUNICATO STAMPA


SI’ ALLE TUTELE, NO AI TUTORI. IL TAR SOSPENDA LA CONVENZIONE DELL’OSPEDALE S. ANNA CON
L’ASSOCIAZIONE DEI CENTRI DI AIUTO ALLA VITA E CHIUDA LA STANZA ANTIABORTISTA.


Ieri è stato depositato al TAR il ricorso della CGIL e della FP CGIL, unitamente all’Associazione SNOQ
Torino, per chiedere la revoca della Convenzione, siglata il 28 luglio scorso dall’Azienda Ospedaliera
Universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino e l’Associazione Centro di Aiuto alla
Vita e Movimento per la vita “G. Foradini” di Rivoli.
Il ricorso, presentato dal collegio legale composta dal Professor Vittorio Angiolini e le/gli Avvocate/i
Sofia Mercaldo, Francesca Romana Guarnieri e Corrado Guarnieri, chiede la censura dell’atto che
istituisce una stanza all’interno dell’Ospedale S. Anna dedicata al sostegno e supporto alle donne
gestanti che fanno richiesta di interruzione volontaria di gravidanza.
“Si tratta di una grave violazione dei principi insiti nella legge 194/78 che garantisce il libero arbitrio
delle donne in merito alla propria autodeterminazione e al diritto di scelta, senza alcuna
intromissione o indirizzamento. Che sia un’associazione che ha nel suo Statuto esplicito riferimento
alla cancellazione di quella legge rappresenta un vulnus che va superato al più presto con la revoca
e la messa in mora di ogni altra iniziativa in tal senso” dichiarano Anna Poggio ed Elena Ferro, CGIL
Piemonte e CGIL Torino.
“Riteniamo – affermano le sindacaliste – che in un contesto di grave deprivazione delle risorse
destinate alla salute delle donne, investire risorse nel depotenziamento del nostro diritto a un aborto
libero e sicuro sia inaccettabile. Chiediamo che la Regione investa piuttosto nel rafforzamento del
sistema pubblico di difesa e sostegno delle donne, attraverso il potenziamento dei Consultori e delle
strutture territoriali e degli interventi a favore della libertà anche economica delle donne”.
Torino, 27 ottobre 2023

Da oggi è on-line“La tua scelta zero ostacoli” Guida pratica al tuo aborto libero e informato

Da oggi è possibile scaricare la guida La tua scelta zero ostacoli dal sito www.ivgsenzama.it. Guida pratica al tuo aborto libero e informato che fa parte della campagna social #IVGsenzaMA, lanciata in occasione della giornata internazionale dell’aborto libero e sicuro

Questa guida vuole provare a dare risposte  ad una serie  di problemi, di dubbi, di ostacoli incontrati più di frequente da chi vuole abortire ma soprattutto  di creare consapevolezza fra le donne su quali sono i loro diritti.

Per costruirla  siamo partite dalle centinaia di storie reali che le attiviste dei gruppi di auto-mutuo-aiuto, delle piattaforme e delle reti femministe ci hanno segnalato.

E’ frutto del lavoro collettivo di attiviste, giuriste, ginecologhe e antropologhe.

Vuole essere uno strumento utile per chi abortisce volontariamente e per chi supporta questa scelta.

Voglio abortire, che faccio se…

Nessuno vuole aiutarmi con il documento indispensabile per prendere l’appuntamento per la mia interruzione?”

Mi viene chiesta l’ecografia? Io non voglio sentire il battito cardiaco!

Vogliono obbligarmi al periodo di riflessione?

Mi dicono che non hanno posto perché c’è troppa coda?

Vogliono seppellire il feto e io non voglio?

Si rifiutano di assistermi dopo l’interruzione di gravidanza?

Non ho la cittadinanza, o la tessera sanitaria?

Sono solo alcune delle domande a cui la guida risponde dal punto di vista giuridico e sanitario.

La tua scelta zero ostacoli – Guida pratica al tuo aborto libero e informato è una lettura consigliata anche alle forze politiche locali che tanto potrebbero fare per rendere più efficiente la procedura sanitaria di aborto, senza nulla togliere alle politiche pro-natalità.

La rete informale di associazioni pro-scelta coinvolte include: AGEDO Nazionale (Associazione di genitori, parenti e amici di persone LGBT+), Aidos (Associazione italiana donne per lo sviluppo), Civilità Laica, Laiga (Libera associazione italiana ginecologi per applicazione legge 194), Obiezione respinta, Period Think Tank, Pro-choice rete italiana contraccezione aborto, Ru2020 (Rete umbra per l’autodeterminazione), Se non ora quando? Torino, Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti), Udi (Unione donne in Italia).

Si ringrazia per il contributo alla divulgazione anche Amnesty Italia e Rete Trans Nazionale

4:#DIVENTARE GRANDI

Cristina Pistoletto

Cristina Pistoletto è nata a Torino nel 1960. E’ una artista e ha iniziato la sua ricerca con lo studio del canto lirico, spaziando dal repertorio classico alla sperimentazione. Si è avvicinata alle arti performative con corpo, voce e movimento con una attenzione costante all’attualità. Una reinterpretazione della figura del cantore classico. Ha realizzato performance per importanti istituzioni culturali europee, dal Teatro Regio di Torino a quello del Louvre. Dal 2019 con l’associazione Responsability partecipa a progetti creativi in Barriera di Milano, periferia nord di Torino: un percorso in linea con la sua idea di artista civica al servizio di comunità e territori fragili.

Claudia Goldin, Nobel per l’Economia, racconta il suo studio

La Presse 9 ottobre 2023

Ha ricevuto il riconoscimento “per aver migliorato la nostra comprensione dei risultati del mercato del lavoro femminile”

Claudia Goldin, professoressa all’Università di Harvard, ha vinto il premio Nobel per l’Economia 2023. La studiosa, nata a New York nel 1946, ha ricevuto questo riconoscimento “per aver migliorato la comprensione dei risultati del mercato del lavoro femminile”.

“Il mio studio riguarda i cambiamenti a lungo termine della forza lavoro e in particolare l’aumento delle donne nella forza lavoro. Le donne oggi sono molto più istruite degli uomini, si laureano a tassi molto più alti, al liceo se la cavano meglio. Allora perché ci sono queste differenze? Queste differenze, che in parte si riscontrano nel mondo del lavoro, sono in realtà il riflesso di ciò che accade nelle case degli individui”, ha detto Goldin. “Bisogna creare una maggiore equità di coppia che porta anche a una maggiore uguaglianza di genere”.

#IVGsenzaMA: ci sono ostacoli che non hanno a che fare con la legge 194!

Dal 26 ottobre troverai nella nostra bio il link per scaricare gratis il manuale “La tua scelta, zero ostacoli”, guida per una interruzione di gravidanza libera e informata, una riflessione sulle cattive abitudini radicate in Italia.

Le procedure mediche più all’avanguardia sono quelle dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), MA l’Italia ancora non le ha pienamente recepite e per questo cambiano da struttura a struttura.

La legge non prevede l’obiezione di coscienza per il rilascio del certificato di IVG. Ma è una consuetudine in alcune strutture.

Questo è solo un esempio, trovate tutto nella nostra guida dal 26 ottobre

4:#DIVENTARE GRANDI

Francesca Rosso

Francesca Rosso, 52 anni, è giornalista, scrittrice e sommelier. Collabora con La Stampa, insegna yoga e meditazione. Ha una laurea in storia del cinema, un dottorato sul La danza di Bollywood e un master in Mindfulness. Ha scritto saggi sul rapporto tra cinema e danza , sulla cucina e nel 2019 il romanzo “Non più, non ancora”. Dice di sentirsi più a suo agio nello straordinario che nell’ordinario, ama viaggiare, scrivere e raccontare. Esplorare il mondo a testa in giù con lo yoga, meditare a occhi chiusi, remare, ballare il tango, studiare sempre cose nuove e lasciarsi stupire dagli incontri