Il sole 24 ore 3 maggio 2022
Graziella Romeo*
La Corte Suprema ha votato, a maggioranza, per il rovesciamento dei precedenti giurisprudenziali che riconoscono il diritto all’aborto
La Corte Suprema ha votato, a maggioranza, per il rovesciamento dei precedenti giurisprudenziali che riconoscono il diritto all’aborto (Roe v. Wade e Planned Parenthood v. Casey), rifiutandosi di dichiarare incostituzionale una legge dello Stato del Mississippi che vieta l’interruzione volontaria di gravidanza dopo la quindicesima settimana. Questo, almeno, è ciò che emerge da una bozza della tanto attesa sentenza nel caso Dobbs v. Jackson Women’s Health Organization che Politico.com ha pubblicato ieri in esclusiva. Per ora non sono giunte smentite ufficiali. La versione della decisione che circola sui siti è redatta dal giudice conservatore Alito e dichiara apertamente che i precedenti in tema di aborto sono “evidentemente sbagliati” perché la Corte si è arrogata il potere di decidere dell’esistenza di un diritto non contenuto nella Costituzione.