Giulia Tramontano, non abbiamo più parole. Ma il movente è chiaro

Il Fatto Quotidiano – Blog 3 giugno Laura Onofri

Non ci sono più parole, restiamo afone di fronte all’ennesimo atroce femminicidio, di fronte alla morte di Giulia Tramontano, uccisa dal suo partner al settimo mese di gravidanza. Non ci sono parole perché ormai su questa sopraffazione contro le donne si è detto tutto, se ne continua a parlare, si propongono studi, ricerche e risposte ad un problema che continua ad essere enorme, immenso e irrisolto: nel 2022 sono state 120 le donne uccise per femminicidio.

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Il momento più pericoloso per una donna

Internazionale Rafia Zakaria, Dawn, Pakistan 31 maggio 2022 Complessi condominiali come quello di Commons, al Vintage park di Spring, un centro alla periferia di Houston, in Texas, si trovano in tutti gli Stati Uniti. Le tranquille palazzine da tre piani sono circondate da alberi e cespugli ben curati. Il complesso…

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Anche dopo che la morte ci ha separati

Noi Donne 9 novembre 2021 – Maria Dell’Anno

Dobbiamo imparare ad usare le parole giuste: é un femminicidio, non una tragedia.

Molte persone hanno l’abitudine di andare il 2 novembre al cimitero a portare un saluto e un fiore alle persone care che non ci sono più. Anche alcune ragazze originarie di una piccola località in provincia di Modena hanno deciso di recarsi in quei giorni a visitare la tomba di una loro cara amica – Alessandra – che è morta poco più di un anno fa. Giunte al cimitero hanno scoperto che il suo corpo è stato sepolto accanto a quello di suo marito.Niente di strano fin qui, mi direte voi. È ben frequente, anzi direi quasi scontato.Ebbene la stranezza che ha fatto rimanere sbigottite le amiche è che quel marito prima di morire era indagato per aver ucciso Alessandra.

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