da il Blog de Il Fatto Quotidiano 2 gennaio 2023 – Laura Onofri È stata la scintilla che ha fatto esplodere un movimento di resistenza che da anni tenta di opporsi al regime teocratico iraniano. La morte di Masha Amini il 16 settembre a Teheran dovuta a circostanze ancora non chiarite, ma che sicuramente…
Iran
DONNA VITA LIBERTA’
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Marisa Laurito ha lanciato questa petizione e l’ha diretta a Supreme Leader Ali Khamenei e a Ursula Von Der Leyen
NOI SIAMO CON I GIOVANI E LE GIOVANI IRANIANE CHE COMBATTONO PER LA LIBERTÀ’, QUANDO COLPITE UNO DI LORO COLPITE L’INTERA UMANITA’.
MARISA LAURITO, LUCIANO STELLA , TOSCA, EDOARDO BENNATO, NINO DANIELE, ANDREA MORNIROLI, DESIREE KLAIN, ALFREDO GUARDIANO, TIZIANA CIAVARDINI, GIANNI PINTO INSIEME A Un gruppo di artisti, intellettuali e volontari della società civile che hanno a cuore le sorti del popolo iraniano chiediamo:
La fine delle esecuzioni capitali e il rilascio dei manifestanti arrestati.
Appello per la vita di Fahimeh Karimi
La Stampa ha lanciato questa petizione e l’ha diretta a Mohammad Reza Sabouri (Ambasciatore in Italia della Repubblica islamica di Iran) Egregi Mohammad Reza Sabouri, ambasciatore in Italia della Repubblica islamica di Iran Gholamhossein Mohseni Ejei, capo della magistratura iraniana Antonio Tajani, Ministro degli Esteri Fahimeh…
Diamo voce alle donne iraniane
DIAMO VOCE ALLE DONNE IRANIANEPer i diritti e per la libertàLa feroce repressione del regime iraniano, dopo l’uccisione della giovane Masha Amini daparte della polizia morale perché non aveva indossato l’hijab in modo appropriato, non fermale proteste in tutto il paese. A un mese di distanza, le manifestazioni contro ogni forma didiscriminazione nei confronti delle donne non sembrano voler retrocedere.
Omaggio alle donne coraggiose: Saman, le iraniane, e noi?
Corriere della sera – La 27 ora – 25 settembre 2022 Dacia Maraini
Queste donne oggi ci stanno dando un esempio di coraggio straordinario e di fede nella libertà. Dovremmo imparare da loro anziché cedere alla tentazione di una sorda e cinica passività, con la scusa che «tanto non cambia niente». Cambia invece, se veramente lo vogliamo
Se si volesse esemplificare cosa sia il fanatismo, basterebbe raccontare la storia del padre di Saman Abbas, la ragazza pakistana di seconda generazione che è stata strangolata, poi fatta a pezzi e quindi gettata nel fiume. La madre, intercettata al telefono avrebbe detto che «anche noi siamo morti quel giorno». Morti sì, ma avendo compiuto un dovere sociale e religioso, il più disumano e orrendo che si possa immaginare. E non si tratta di un caso di egoismo famigliare , ma di una pratica che viene legittimata da una tirannica religione di Stato.