DDL CONSENSO, ONOFRI: “UN VOLTAFACCIA VERGOGNOSO”

FOTO : Autore Fratello Gracco  licenza Creative Commons

La Repubblica  26 novembre 2025   – Maria Novella De Luca

Parla la giurista presidente di “SeNonOraQuando” Torino: “È stato un tradimento mentre si continua a essere uccise”

“Eppure poteva essere un 25 novembre finalmente denso di fatti e non soltanto di parole. Invece contro la violenza sulle donne di questa destra non ci si può fidare”, dice mestamente Laura Onofri Grisetti, femminista, giurista, presidente di “SeNonOraQuando” di Torino.

Affossare la legge sul consenso nella giornata che ricorda la strage dei femminicidi, quale messaggio simbolico ci consegna?

«Gravissimo. Ci dice che per questa maggioranza i giochi politici sono più importanti del corpo, violato, delle donne. La foto nella quale Schlein e Meloni si stringono la mano dopo l’accordo per approvare, in modo bipartisan, l’articolo su che cosa definisce il consenso in un atto sessuale o che cosa definisce lo stupro, ci aveva fatto sperare in un cambio di passo. In molte avevamo pensato al 1996 quando una forte alleanza trasversale di donne di tutti i partiti, portò al cambiamento della legge sulla violenza sessuale».

Non più reato contro la morale ma contro la persona.

«Un rivolgimento epocale e davvero unanime. Il voltafaccia di oggi della destra, ci dimostra invece che su argomenti nevralgici per la sensibilità maschile, quell’alleanza non sarà più possibile».

In che senso Onofri? La legge sul femminicidio è stata approvata da tutti partiti.

«Sì, ma il tema del consenso è un’altra cosa. Lì si parla di repressione. L’ostilità dei maschi al cambiamento di prospettiva nei processi per stupro è nota, anche se non sempre dichiarata. Perché va a toccare le radici profonde del patriarcato. Dice agli uomini: a partire dal processo penale è tutta la vostra cultura che deve trasformarsi. Il sì al rapporto sessuale deve essere sempre netto e il silenzio non è mai un sì. Un assoluto rovesciamento del paradigma. Non è un caso infatti che si tratti di una legge costruita da donne».

In questo caso però le parlamentari della maggioranza hanno seguito le indicazioni dei loro partiti.

«Sì, ed è molto triste. Per far capire quanto è importante la definizione di consenso basti pensare che in Francia è stata approvata dopo il caso di Giselle Pelicot. Non ci sono molte parole: in questo 25 novembre abbiamo assistito a un vergognoso gioco politico, un vero e proprio tradimento da parte della destra, mentre le donne continuano a essere uccise».

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